Negli anni ’60, la fisioterapista Françoise Mezieres dimostrò che la maggior parte dei dolori alla schiena e delle deformazioni ossee sono da attribuire ad una forza eccessiva della muscolatura posteriore e non alla sua presunta debolezza, come è solito pensare. Integrando alla sua teoria concetti di bioenergetica, sviluppò una tecnica di lavoro sul corpo a fini preventivi e terapeutici: l’antiginnastica.
Tale metodo si basa sulla convinzione che ogni minima tensione fisica o psichica comporti ripercussioni e sofferenze in ogni altra parte del corpo: attraverso movimenti dolci, semplici e precisi, è possibile sciogliere ed allungare i muscoli contratti, donando al corpo il suo equilibrio originario e la sua naturale simmetria, facendo emergere le emozioni più profonde che molte volte rappresentano la vera causa delle piccole e grandi sofferenze fisiche.
Contrazioni, dolori, deformazioni e tensioni varie non sono quasi mai congenite: il più delle volte rappresentano la reazione fisica del nostro a quello che accade od è accaduto nella nostra mente, riflettendo su ossa e muscoli le ferite dell’anima che segnano fin dalla nascita la vita di tutti.
L’antiginnastica, infatti, aiuta a comprendere che contratture e rigidità varie sono spesso sintomi di problemi più profondi: attraverso esercizi mirati all’acquisizione di un nuovo equilibrio, essi possono emergere, rendendo l’individuo più consapevole: del suo corpo (che ne trae un reale beneficio) e della sua mente. Gli esercizi agiscono positivamente sul sistema nervoso vegetativo, migliorando le funzioni fisiologiche e risolvendo problemi e disturbi di varia origine: mal di schiena, lombalgie, sciatiche, artrosi, periartriti della spalla, scoliosi, ernie del disco, rivelandosi particolarmente utili anche per stati di ansia, tensione nervosa e stress.
L’antiginnastica permette di ritrovare l’elasticità e la vitalità dei muscoli che i vari accadimenti quotidiani hanno portato a contrarre. Nella vita di tutti i giorni, spesso si utilizza molta più energia di quella che sarebbe effettivamente necessaria: la conseguenza è che l’organismo si logora ed invecchia più rapidamente. Questo perché il più delle volte il nostro corpo è in disequilibrio. Quando si ripristina il naturale equilibrio psico-fisico, infatti, ad ogni gesto corrisponde la giusta energia, senza affaticarsi inutilmente o sforzarsi anche per compiere i più piccoli gesti, come spesso accade nelle situazioni di stress.
Non esistono regole prescrittive: quando il corpo è libero da tensioni sa da solo come respirare, dormire, muoversi e nutrirsi. Il problema non è insistere sul portare scarpe più comode o tenere la schiena dritta: queste sono conseguenze, l’organismo umano è in gradi di riconoscere da sé cosa è meglio per lui, ma il processo attraverso il quale arriva ad esserne consapevole è molto lungo e richiede pazienza. Le sedute di antiginnastica[/span] servono proprio a questo, ad intraprendere un percorso interiore che porti ad una nuova percezione corporea, migliorando la propria consapevolezza e la padronanza di sé. Le persone si distendono a terra, eseguendo una serie di esercizi finalizzati ad allentare le tensioni e le contrazioni muscolari, alle quali spesso corrispondono i blocchi emozionali.
La tecnica si avvale di movimenti non ripetitivi, semplici e lenti, cauti, prevalentemente distesi a terra sotto l’occhio vigile del terapista. L’allungamento della muscolatura posteriore favorisce la tonificazione dei muscoli anteriori, donando al corpo equilibrio e armonia. Si lavora poi sul diaframma per correggere la respirazione, si agisce sulla muscolatura interna delle gambe ed, in generale, su ogni parte del corpo: da quelle che di solito non vengono mai usate a quelle di cui si abusa (come i muscoli contratti della zona dorsale o lombare).
Le sedute, in genere, si articolano in incontri settimanali di circa 2 ore. Spesso si organizzano anche seminari mensili di 5-6 ore, o stage periodici di pochi giorni. I gruppi sono di al massimo 8-10 persone.