Gli effetti subliminali dei profumi sono, da alcuni anni, oggetto di studio di molti scienziati e ricercatori: gli esperimenti sull’olfatto sono eseguiti si individui inconsapevoli della situazione specifica oggetto di studio, in modo da non essere condizionati da un eventuale effetto placebo.
Il soggetto, all’interno di un’apposita stanza di laboratorio, viene sottoposto ad una situazione stressante. Diffondendo nell’ambiente una lieve fragranza, si annotano quindi le sue reazioni fisiche e comportamentali: attività elettro encefalica, resistività della pelle, pressione sanguina, azioni varie etc. Dopo un determinato periodo di tempo, viene nuovamente esaminato n una situazione normale e priva di alcuna fonte di stress, ma diffondendo all’interno della stanza il medesimo profumo: il risultato è che l’individuo manifesta stesse reazioni suscitate dall’ esperimento precedente.
Non esiste ancora un provvedimento legale che tuteli i cittadini contro un uso sconsiderato degli odori da parte degli enti pubblici e commerciali. Molto spesso, però, essi sfruttano il potere subliminale delle essenze per influire il comportamento e lo stato d’animo delle persone, le quali (come nel caso degli esperimenti) sono completamente ignare di tale manipolazione. Le multinazionali della cosmetica, ad esempio, investono ingenti somme di denaro sulla ricerca in tale ambito (Olfactory research fund).
La psicologia degli odori può costituire un rischio di pericolo soprattutto nell’ambito industriale della cosmesi, principalmente per la natura degli aromi utilizzati: i prodotti di sintesi chimica. Tali molecole, infatti, hanno la capacità di alterare il sistema endocrino e quello nervoso, provocando agli utilizzatori diverse forme allergiche e disturbi fisici come l’asma. Gi effetti collaterali degli aromi chimici, secondo quanto affermano gli aromaterapisti, non sono esclusivamente di natura fisica ma anche di origine psicologica, cosa che nessun bugiardino evidenzia od accenna in alcun modo. Se si pensa poi alla “bomba puzzola” messa in atto dagli americani nel dicembre 2002 per mandare in tilt il sistema nervoso del nemico, risulta evidente quanto poco terapeutiche siano le finalità della ricerca scientifica nel campo olfattivo.
L’effetto subliminale degli odori potrebbe essere sfruttato in senso positivo in molte situazioni, come in ufficio, nelle stazioni ed anche presso alcuni negozi, senza danneggiare od influenzare in modo subdolo la mente ed il corpo dell’individuo. La psicologia degli odori, d’altra parte, non comporta esclusivamente considerazioni negative: la notizia incoraggiante è che gli aromi naturali non fanno male, anzi: la ricerca olfattiva definita “verde” mostra che gli oli essenziali hanno effetti molto positivi a fine terapeutico, come dimostrano i numerosi risultati ottenuti nel campo dell’aromaterapia.