TEMPI DI CURA
La medicina tradizionale, utilizzando quasi esclusivamente sostanze ad azione sintomatica o palliativa, non è in grado di ristabilire un corretto stato di salute nelle persone affette da malattie: i miglioramenti ottenuti con i medicinali comunemente impiegati sono destinati ad essere transitori e, solitamente, sospesa la loro assunzione i sintomi ritornano.
Questo perché essi non agiscono sulle reali cause dei mali sofferti. Inoltre, spesso si presentano diversi effetti collaterali, che vanno a complicare ulteriormente il quadro patologico del paziente.
L’eliminazione dei sintomi locali, non è ritenuta sufficiente dall’omeopatia ai fini del raggiungimento del benessere psico-fisico: essi sono considerati l’effetto di un’alterazione funzionale di tutto l’organismo, causata dall’azione di influenze esterne nocive (stress, traumi fisici ed affettivi, intossicazioni ambientali, etc.), che vanno ad alterare il corretto funzionamento reciproco degli organi e degli apparati del corpo umano, unitamente al relativo equilibrio psichico del paziente.
Il tempo necessario affinché si realizzi un completo processo di guarigione, attraverso il metodo terapeutico previsto dalla medicina omeopatica, è determinato dai seguenti fattori.
- Età: i giovani, specie i bambini, rispondono più prontamente delle persone anziane.
- Ereditarietà: la predisposizione genetica a determinate malattie.
- Assunzione di sostanze intossicanti di origine chimica, farmacologica e voluttuaria (alcool, fumo, caffè, etc.)
Dopo una prima visita accurata, finalizzata ad identificare le reali cause dei mali sofferti, durante i successivi 6-12 mesi di terapia vengono effettuati una serie di controlli ad intervalli di circa 90 giorni.
Una volta ripristinato l’equilibrio psicofisico del paziente, egli inizierà la seconda fase di terapia, dedicata alla prevenzione ed il mantenimento del benessere raggiunto. Esse prevede massimo due controlli all’anno.