Mestruazioni

Mestruazioni

La prima mestruazione è definita “menarca” (dal greco menos = mese e arca = inizio). Rappresenta il punto di arrivo di un lento processo che coinvolge tutto il corpo, con conseguenze rilevanti anche a livello psicologico. Generalmente compare intorno ai 12 anni: sancisce la maturità sessuale (esclusivamente dal punto di vista fisico), ovvero l’avvenuta capacità riproduttiva dell’organismo femminile.

Il ciclo mestruale descrive il periodo che intercorre tra l’inizio di una mestruazione e l’inizio della successiva, anche se tale espressione viene spesso usata erroneamente per indicare la durata della perdita di sangue (in media di 5 giorni). Ogni 28 giorni circa l’endometrio (il tessuto interno della la cavità uterina) si sfalda, staccandosi insieme al sangue liberato dai vasi sottostanti, per poi essere eliminato all’esterno del corpo attraverso le mestruazioni.

Mestruazioni in anticipo: polimenorrea
E’ un’alterazione abbastanza comune: le mestruazioni compaiono con un anticipo di circa 3 giorni. Se il fenomeno è non deve destare troppa preoccupazione, è spesso determinato da stress e stanchezza. Se tende a ripetersi ad ogni ciclo si consiglia l’esecuzione di dosaggi ormonali , finalizzati a rilevare eventuali alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Solitamente il problema è legato ad una produzione inadeguata di progesterone nella seconda parte del ciclo mestruale (insufficienza luteale): in questi casi si somministra (per via orale o vaginale) del progesterone a giorni fissi durante il ciclo, o si risolve il problema con l’assunzione di un contraccettivo estro-progestinico.

Mestruazioni in ritardo: oligomenorrea
Un ritardo mestruale isolato capita a tutte le donne e non deve dare particolari preoccupazioni (salvo escludere una gravidanza). Se tende a ripetersi nel tempo occorre eseguire degli accertamenti: dosaggi ormonali, ecografia pelvica ed eventuali esami in base al sospetto clinico.
Generalmente l’oligomenorrea deriva da un aumento della produzione di ormoni androgeni (iperandrogenismo) o da alterazioni ipofisarie.

Assenza di mestruazioni: amenorrea
Esclusa una situazione di gravidanza, un ritardo di più di 3 mesi è definito amenorrea. In questo caso è necessario identificare la causa della alterazione attraverso alcuni esami: visita ginecologica, ecografia pelvica, dosaggi ormonali ed eventuali altri esami, in base al sospetto diagnostico. Le cause possono essere le medesime dell’oligomenorrea, ma tra le più comuni vi sono anche: menopausa precoce e sindrome di Asherman (che generalmente insorge in seguito a raschiamenti, a causa di cicatrici o aderenze delle pareti uterine).

Le mestruazioni troppo abbondanti: ipermenorrea
Mestruazione troppo abbondanti, se non costituiscono casi sporadici, necessitano di un’indagine
accurata per individuarne le cause: ecografia pelvica, dosaggi ormonali, esami del sangue ed eventuali altri esami (tra cui l’isteroscopia), in base al sospetto clinico. I fattori determinanti possono essere molteplici: presenza di polipi endometriali o di fibromi uterini, alterazioni dell’endometrio, etc. Inoltre, il ripetersi di tale fenomeno può provocare una carenza di ferro ed una conseguente anemia.

Mestruazioni troppo scarse: ipomenorrea
Mestruazioni particolarmente scarse sono spesso sintomo di stress e stanchezza ma, se ripette nel tempo, è meglio procedere ad alcuni accertamenti: dosaggi ormonali, ecografia pelvica ed eventuali altri esami in base al sospetto clinico. Tra le varie cause del ripetersi di tale fenomeno possono esservi alterazioni della secrezione ormonale, che dovranno essere adeguatamente trattate.

Mestruazioni emorragiche ed emorragie intermestruali: menorragia e metrorragia
L’aumento eccessivo della quantità di sangue durante le mestruazioni, definito menorragia, oppure un’ emorragia che si verifica nel periodo che intercorre tra una mestruazione e l’altra, definita metrorragia, hanno entrambe sempre significato patologico. Devono essere trattate tempestivamente con farmaci adeguati e monitorate attraverso accertamenti diagnostici, in base al sospetto clinico.

 
 
 

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