Il termine “reiki” indica l’Energia Vitale Universale, la forza operante e presente in ogni essere vivente. La sillaba “rei” descrive l’energia universale nel suo aspetto illimitato, mentre “ki” ne specifica la vitalità che scorre attraverso tutto ciò che vive.
Il presupposto fondamentale alla base delle tecniche reiki è lasciare che i sintomi si manifestino in modo naturale, permettendo alla coscienza di entrare in contatto con ciò che ha generato squilibrio e sciogliendo gli eventuali blocchi emozionali.
Fare reiki significa iniziare un percorso di crescita personale, imparando l’arte dell’auto-guarigione attraverso la consapevolezza ed il riconoscimento delle proprie radici individuali.
L’obiettivo di fondo è ripristinare l’equilibrio energetico dell’organismo: agendo sul corpo, esso viene trasmesso anche a livello emotivo permettendo all’energia di tornare a scorrere laddove si era bloccata e dove quindi ve ne è bisogno, generando lo stato di malessere.
Con i trattamenti reiki vengono riaperti canali che consentono all’energia di scorrere attraverso la spina dorsale. Attivati i chakra posti al centro del palmo delle mani, l'energia cosmica entra in contatto con quella vitale della persona, in modo tale da iniziare il percorso di rieqiuilibrio energetico a livelli fisico e mentale.
Le tecniche reiki sono innanzitutto trattamenti di auto-guarigione praticati sul proprio corpo: come non si può amare qualcuno se prima non si ama se stessi, non si può pretendere di guarire le altre persone se prima non si è curata la propria.
Il processo di trasformazione energetica
Negare le proprie verità, i sentimenti, le paure e tutto ciò che appartiene alla nostra storia individuale, fisica ed emotiva, non significa eliminarle ma trasformarle in qualcosa di diverso.
Il processo di trasformazione energetica alla base di tale cambiamento fa sì che tutte le pulsioni emotive inespresse in modo diretto (dalla rabbia all’amore il dolore, dal risentimento al desiderio e così via), vengano trasformate in un disagio a livello fisico, fino a generare, in alcuni casi, in una vera e propria malattia.
Il sintomo, come pure gli accadimenti (perdere sempre le chiavi o il portafoglio, innamorarsi sempre dello stesso tipo di uomo/donna, etc.) non sono altro che campanelli d’allarme di una situazione di disequilibrio di fondo.