L’acqua è il mezzo attraverso il quale si svolgono tutte le reazioni metaboliche dell’organismo: interviene nei processi digestivi, nella regolazione della pressione osmotica, nel trasporto delle sostanze nutritive e nel mantenimento della temperatura corporea. Un perfetto equilibrio idrico equivale alla parità di acqua introdotta ed eliminata dal corpo umano. La quantità di acqua contenuta nell’organismo è pari al 60% del peso corporeo di un individuo, in un neonato addirittura il 75%.

E’ suddivisa in 2 compartimenti: una intracellulare, che costituisce all’incirca il 50% del peso corporeo, ed una extracellulare, corrispondente al 20% del peso del corpo, di cui il 5% è rappresentato dall’acqua contenuta nel sangue ed il 15% da quella interstiziale.

Ecco quindi dove e a cosa serve:

- Cervello: serve a controllare i meccanismi di termoregolazione del corpo. Eventuali carenze d’acqua danno luogo a crampi e sensazioni di spossatezza e mancamenti (in caso di grave disidratazione);

- Pelle: ne costituisce il 70%. Serve per mantenerla idratata, giovane ed elastica;

- Polmoni: mantiene le mucose delle vie respiratorie idratate, lubrificate, consentendo una buona respirazione;

- Muscoli: ne costituisce il 70-75%. E’indispensabile per renderli forti ed efficienti;

- Sangue: costituisce l’elemento principale della sua componente liquida, il plasma, regolandone volume e fluidità. Un organismo fortemente disidratato ha infatti il sangue più denso e, di conseguenza, la sua circolazione è rallentata;

- Reni: depura il sangue ed aiuta ad espellere le sostanze nocive attraverso la diuresi;

- Intestino: previene la stipsi.

Perdite di acqua pari al 10% di quella costitutiva dell’organismo portano all’incapacità di attività fisiche organizzative. Il fabbisogno di acqua dell’organismo umano varia in base all’età: i neonati ed i bambini devono assumerne quantità maggiori rispetto agli adulti poiché, proporzionalmente al peso corporeo, le attività metaboliche e la superficie del corpo sono relativamente più elevate.