Burro, margarina, maionese, lardo, strutto ed olio (di oliva, semi di soia, mais, girasole e arachidi): sono questi i principali condimenti ad alto contenuto di grassi. Tali elementi forniscono all’organismo lipidi, acidi grassi (saturi, monoinsaturi e polinsaturi), acidi grassi essenziali (linoleico ed alfa-linolenico), oltre che le vitamine liposolubili A, D, E.
E’ preferibile usare i grassi di origine vegetale (soprattutto l’olio extravergine d’oliva) piuttosto che quelli di origine animale come burro, panna, strutto, lardo etc. La distinzione viene fatta sulla qualità dei lipidi: i primi possiedono acidi grassi insaturi e non contengono colesterolo, mentre quelli di origine animale contengono acidi grassi saturi, i quali possono provocare alterazioni a livello delle arterie, provocando infarti e trombosi. Ad ogni modo, se non si vuole rinunciare tali condimenti, è preferibile usare burro, margarina e maionese solo 2 – 3 volte a settimana; grassi, fritti e strutto, invece, al massimo una sola volta. Per quel che riguarda i vari tipi di olio, di oliva, mais, girasole, soia e semi vari, possono tranquillamente essere consumati quotidianamente.
Il sale, composto definito in chimica cloruro di sodio, viene aggiunto abitualmente agli alimenti per intensificarne la naturale sapidità: durante la preparazione delle pietanze o direttamente sui cibi. Insieme allo zucchero, infatti, svolge una funzione equilibratrice del sapore degli alimenti. E’ presente, in dosi contenute, in quasi tutti gli elementi allo stato naturale. L’eccesso di sale nella nostra alimentazione è soprattutto dovuto alle quantità addizionate dall’industria alimentare, per motivi di conservazione e sapidità dei cibi. Il sale viene da secoli adoperato anche nella conservazione dei cibi in salamoia e per ridurre l’acidità di alcune sostanze. Nella lavorazione del pane, viene aggiunto per rafforzare l’azione del glutine, anche se una quantità eccessiva può inibirne la lievitazione.
Il sodio svolge una funzione molto importante per l’organismo ma, se consumato in dismisura, può causare seri problemi di salute, dalla ritenzione idrica all’ipertensione arteriosa, soprattutto negli individui già predisposti. Deve essere necessariamente presente nella dieta di ogni giorno, ma in piccole quantità, compatibilmente al mantenimento dell’equilibrio tra sodio e di potassio all’interno nell’organismo. Cereali, frutta e verdura, carne e i latticini contengono piccole quantità di sodio e sono ricchi di potassio; gli alimenti lavorati, invece, possiedono un contenuto di sodio spesso eccessivo, non in bilancio rispetto alle quantità di potassio. Concentrazioni elevate di sodio si trovano soprattutto nei dadi, nei preparati per brodo ed in alcune salse.